Aggiornamento della competenza professionale – TESTO UNICO 2025 adottato dal CNI contro il parere e la volontà degli Ordini territoriali

Data:
20 Gennaio 2025

Con Circolare n. 234/XX Sess./2024 del 11/12/2024 il CNI comunicava di aver proceduto all’approvazione delle nuove Linee di indirizzo per l’aggiornamento della competenza professionale – Testo Unico 2025 con una formulazione del testo diversa da quella già approvata nello scorso 8 luglio (di cui alla Circ 191) e che già prevedeva la fine del periodo transitorio, quindi l’entrata in vigore definitiva, dal 01/01/2025. In altre parole sono state cambiate le “carte in tavola” senza alcun coinvolgimento né interlocuzione preventiva con gli Ordini.

In occasione dell’Assemblea dei Presidenti degli Ordini tenutasi il 14/12/2024 pertanto è stata presentata ed approvata, a larghissima maggioranza, una mozione per chiedere di annullare l’adozione del nuovo testo unico 2025 e coinvolgere attivamente gli Ordini territoriali nella nella sua revisione. Ciò in forza dell’art.3 dello Statuto della stessa Assemblea dei Presidenti che recita testualmente “Le determinazioni dell’Assemblea dei Presidenti impegnano in modo vincolante il CNI nella sua azione di governo centrale, pur senza pregiudicarne la responsabilità, l’autonomia operativa e le prerogative istituzionali.” e poiché all’art.2 è indicato come “ Il CNI e gli Ordini provinciali riconoscono nell’Assemblea dei Presidenti l’organo preposto a:
(…)
Discutere e assumere determinazioni su tutti gli argomenti che, per la loro rilevanza ed i loro contenuti innovativi, necessitano di una verifica allargata alla base della categoria, dando mandato al CNI di attuazione sulle determinazioni.
Effettuare la verifica periodica dello stato di attuazione degli indirizzi delegati al CNI.
Valutare periodicamente l’efficacia delle iniziative adottate, proponendo, se è il caso, gli opportuni correttivi.
(…)

Senza entrare nei dettagli e nei tecnicissimi, il nuovo testo limitata e compromette l’autonomia degli Ordini per quanto riguarda in particolare l’offerta formativa e le possibilità di collaborazione tra gli stessi e con gli altri Enti. Di seguito si riporta il testo in modo che ciascuno possa valutare autonomamente.

Seppur legittimo sul piano squisitamente formale, l’atto unilaterale ed imposto dal Consiglio Nazionale, senza considerare la “voce degli iscritti” veicolata dai propri Ordini ripropone in tutta la sua gravità, oltre che quello dell’impropria concorrenza tra Ordini e Fondazione sull’attività formativa, il problema dell’effettiva rappresentanza nell’ambito della nostra categoria. Dalla sua stesura prima all’adozione poi, il Testo Unico 2025 è stato “calato dall’alto” dal Consiglio Nazionale, ignorando le istanze degli Ordini culminate con formale espressione contraria del consesso dei Presidenti di tutta Italia ovvero dai rappresentanti degli iscritti.

E’ opportuno che gli iscritti lo sappiano.

Il presidente
Marco Zaino